Adolescenza e identità

Il labirinto digitale dei Millennials: navigando tra tecnologia e umanità

di Alice Buletti spec. it etica filosofica

di Alice Buletti

Internet nasce parallelamente a una serie di immaginari e utopie legati alle sue potenzialità e utilizzi: si tratta di un mezzo capace di “abolire le distanze, aumentare la libertà di espressione, accrescere l’intelligenza collettiva, promuovere il potenziale della gratuità, decentrare il potere e resistere a coloro che desideravano controllarlo”. 

La generazione dei Millennials, nota anche come Generazione Y, comprende individui nati tra il 1980 e il 2000 circa. Questi individui condividono una caratteristica fondamentale: sono nativi digitali. Si tratta della prima generazione a essere cresciuta in un mondo di libero scambio e digitalizzato. Cresciuti con la rapida evoluzione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, i Millennials sono cresciuti con una connessione costante e un’esperienza tecnologica che mancava alle generazioni precedenti, rendendo il digitale essenziale sia a livello professionale che personale. Tuttavia, è difficile generalizzare questa categoria a causa della sua diversità e della sua propensione a evolversi rapidamente in risposta all’innovazione. 

La trasformazione digitale ha reso le relazioni sempre più “distanti” in termini di spazio e sempre più “esplicite” in termini di contenuto

Sebbene possa sembrare che la Generazione Y abbia un rapporto positivo e fruttuoso con la tecnologia, le testimonianze raccolte suggeriscono una prospettiva più complessa. Questa generazione di nativi digitali è sicuramente abile nell’utilizzo delle tecnologie, ma allo stesso tempo è consapevole dei rischi e dei dilemmi etici che ne derivano. Le esperienze personali raccolte evidenziano una visione più realistica e disillusa, poiché i Millennials si trovano a confrontarsi con sfide come la dipendenza digitale, la violazione della privacy, la manipolazione dell’opinione pubblica e la distorsione della realtà sui social media. Pertanto, mentre la tecnologia offre indubbiamente delle nuove opportunità, la Generazione Y è anche attenta ai suoi potenziali rischi e impatti negativi sulla società e sul benessere individuale.

Da Arianna a Giulia, emerge una consapevolezza dei vantaggi di Internet, ma sebbene queste testimonianze evidenziano come i Millennials utilizzino Internet e la tecnologia per accedere all’istruzione e alle opportunità professionali, è evidente la consapevolezza dei pericoli legati all’uso eccessivo del web e dei social media. Mariam ha sperimentato personalmente la dipendenza dai social network e ha preso misure drastiche per disintossicarsi, cancellando i suoi profili per un anno intero. Anche altri intervistati riconoscono i rischi di dipendenza, disinformazione, violazione della privacy e manipolazione dell’opinione pubblica. Ne emerge il ritratto di una generazione informata, che ha fatto esperienza dei lati negativi delle nuove tecnologie ed è consapevole dei loro risvolti.

In un momento in cui la vita delle persone non è mai stata così esposta, assistiamo contemporaneamente a una forte rivendicazione della nostra privacy

Le nuove pratiche nate con l’avvento di Internet generano nuove relazioni sociali e, di conseguenza, nuove società. Attualmente, è importante notare che i creatori del web non avevano previsto tutti gli usi che ne sarebbero stati fatti: inventare il mondo che convive con Internet non è scontato. Lo spazio virtuale si è sviluppato a livello globale, superando le giurisdizioni nazionali e creando così delle tensioni tra l’autoregolamentazione e le normative locali, poiché Internet sfida le giurisdizioni tradizionali. Muriel aggiunge che la globalizzazione digitale favorisce il pensiero unico, minando le singole culture e contribuendo alla diffusione di fake news e contenuti vuoti, a scapito del giornalismo di qualità. Queste tensioni sono legate a problemi come la centralizzazione di Internet, che concentra la detenzione delle piattaforme più frequentate, comprese quelle di informazione, nelle mani di pochi aventi un grande potere. La democratizzazione data dall’avvento del web rivela anche l’altra faccia della medaglia: concentrazione di potere e disinformazione, sempre più nascosta e pericolosa.

Un altro aspetto che emerge dalle testimonianze concerne la superficialità delle relazioni umane e le conseguenti distorsioni della realtà, che in ultima analisi possono portare a dipendenze e disfunzioni comportamentali degli utenti. Il digitale partecipa attivamente alla ridefinizione delle pratiche sociali, riconfigurando le interazioni sociali digitali e influenzando la natura delle relazioni umane. Questa trasformazione ha reso le relazioni sempre più “distanti” in termini di spazio e sempre più esplicite in termini di contenuto. La libertà di espressione assoluta in uno spazio nuovo come Internet ha reso questo ambiente un luogo magico, dove lo spazio tra la lotta per i diritti civili e i commenti razzisti si riduce a due commenti sotto a un post. Così, meno i corpi sono esposti e più la vita privata di ciascuno è disturbata. La protezione dei dati personali e della privacy rimane una delle principali sfide della società digitale e deve essere garantita in conformità con la giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo. Tuttavia, questa garanzia non è sempre rispettata e oltre alla faccia luminosa e gioiosa delle comunità di condivisione, il web possiede anche un lato oscuro legato alle violazioni dei diritti delle persone fisiche e giuridiche. Paolo evidenzia i rischi legati alla violazione della privacy, alla sicurezza informatica e al furto di identità, sottolineando l’importanza di adottare pratiche sicure e consapevoli nell’utilizzo di Internet. Paolo affronta un problema cruciale del web, uno spazio in cui oggi si svolgono molte attività, ma dove l’anonimato e la tracciabilità rimangono questioni problematiche: come è possibile preservare l’anonimato su Internet mantenendo anche un’identità civile? Ci troviamo di fronte a quello che viene chiamato il paradosso della privacy: in un momento in cui la vita delle persone non è mai stata così esposta, assistiamo contemporaneamente a una forte rivendicazione della nostra privacy. La questione dell’identità, reale o virtuale, della privacy e della responsabilità rimane uno dei problemi che mettono in discussione il potenziale di Internet e i suoi diversi interessi di fronte al mondo contemporaneo.

In definitiva, i Millennials si trovano di fronte a un intricato labirinto di possibilità tecnologiche, consapevoli che ogni scelta influenzerà il loro futuro e quello delle generazioni a venire. La sfida consiste nel navigare tra le opportunità offerte dalla tecnologia e i rischi connessi, trovando un equilibrio tra l’uso consapevole degli strumenti digitali e la tutela della propria privacy, sicurezza e benessere collettivo. Il cyberspazio è nostro e la società evolve di pari passo con i progressi tecnologici. Poco importa se la tecnologia che avrebbe dovuto salvarci ci ha delusi: in questa vita, ciò che conta veramente è mantenere il controllo della propria narrazione e abbracciare il cambiamento con coraggio e determinazione, indipendentemente dall’età o dalle piattaforme digitali utilizzate.