Una gestione di qualità per le cure

di Riccardo Vassalli

La recente modifica della LAMal, approvata lo scorso 24 novembre, rappresenta una svolta per il sistema sanitario svizzero. Con la sua entrata in vigore prevista per il 2028 (settori ambulatoriali e ospedalieri) e il 2032 (cure), il settore dovrà affrontare sfide legate a efficienza, trasparenza e qualità. Ma cosa significa concretamente garantire la qualità in un ambito così delicato? Ne parliamo con Massimo De Marchi, direttore e business development di Emergee, società specializzata in sistemi di gestione della qualità.


Direttore, perché diventa cruciale implementare un sistema di Gestione della Qualità in ambito sanitario?
“Gli Spitex, cioè le organizzazioni di assistenza domiciliare per anziani e famiglie riconosciute dalla cassa malati, sono quadruplicati in Svizzera negli ultimi anni. Il settore delle cure a domicilio in Ticino ha assistito a una vera e propria “esplosione” di strutture private e di infermieri indipendenti. Questo ha portato diversi enti a chiedere una maggiore regolamentazione, non per mettere in discussione il libero mercato e la concorrenza, ma per uniformare gli standard qualitativi di questa tipologia di servizi. Regolamentare il settore significa, appunto, garantire un servizio che sia basato sulla qualità. La stessa non ha a che fare solo con le capacità degli operatori, ma anche con l’implementazione di processi standardizzati che garantiscono il rispetto di determinate procedure nel tempo. È questo l’obiettivo primario di un sistema di Gestione della Qualità”.


Quali vantaggi offre un Sistema di Gestione della Qualità (SGQ) alle organizzazioni sanitarie?
“Un SGQ conforme agli standard come la ISO 9001 rappresenta un vantaggio per le organizzazioni sanitarie, perché stiamo parlando di strumento che aiuta ad aumentare la fiducia dei pazienti e degli stakeholder, monitorare e migliorare di continuo i processi e garantire il rispetto dei requisiti normativi. La modifica della LAMal non solo ridefinisce il ruolo dei Cantoni, che saranno rappresentati nelle nuove organizzazioni tariffali per le cure, ma introduce anche un maggiore controllo sull’autorizzazione di fornitori di prestazioni ambulatoriali. Questo significa che, per garantire la continuità operativa, fornitori come le organizzazioni Spitex devono dimostrare di operare con standard di qualità elevati”.


Come ci si prepara a questo nuovo scenario normativo?
“Come Emergee Sagl, in collaborazione con 02TRUST, aiutiamo le stutture su più fronti. Prima di tutto, per implementare un SGQ è necessaria una mappatura dei processi e una valutazione dei rischi e delle opportunità. E poi attivare sistemi di monitoraggio per costi, turnover e prestazioni, in linea con i futuri criteri cantonali. Questo fa parte del core business di emergee. Ma il nostro approccio innovativo non si limita a questo. Abbiamo già sperimentato, infatti, grazie alla collaborazione con 02TRUST, l’efficacia di processi che coinvolgono il personale con strumenti di coaching che favoriscono lo sviluppo delle competenze e il benessere organizzativo. Le aziende, non solo quelle sanitarie, sono fatte di persone, e da anni portiamo avanti un’idea di servizi che non offrano solo soluzioni “tecniche” ma che sviluppino anche il capitale umano. Non dimentichiamoci che nella ISO:9001 è stato introdotto un punto norma che riguarda proprio la consapevolezza. Un elemento fondamentale per far sì che qualsiasi SGQ possa davvero funzionare. Sono le persone a mantenere gli standard qualitativi, e supportarle per farlo al meglio è il valore aggiunto che in Emergee offriamo quando ci occupiamo di sistemi di gestione della qualità”.


In che modo un SGQ può migliorare la relazione tra paziente e struttura sanitaria?
“Uno degli aspetti critici per le organizzazioni socio-sanitarie è la gestione del “turnover”. Un alto avvicendamento della forza lavoro influisce negativamente sulla qualità delle cure e sulla continuità dei servizi. Numerose ricerche confermano che il settore sanitario è uno dei più caratterizzati da forti livelli di stress che spesso sfociano nel burnout. Implementare programmi di coaching per il personale favorisce la motivazione, la crescita professionale e il senso di appartenenza. Inoltre, aiuta anche a gestire le situazioni di stess. Abbinare un SGQ con strategie di coaching aiuta a creare un ambiente di lavoro stabile e orientato al miglioramento continuo. Ma non solo. Consente anche di rispettare i requisiti legali in continua evoluzione grazie a una maggiore consapevolezza delle persone, ridurre il turnover e miglioramento del clima lavorativo e consolidare la posizione delle strutture in un mercato sanitario sempre piu competitivo”.